Per i diritti delle Donne

di Carlo Felice Casula, Alberto Scarpitti, Simone Cittadini

La presenza delle donne nelle ACLI costituisce una costante nella loro storia, fin dalle origini, tanto è vero che il primo congresso nazionale femminile delle ACLI si tenne già nel luglio del 1949. A partire da questo evento la lotta delle donne viene dapprima rivolta alla diffusione della conoscenza dei diritti delle lavoratrici, poi sempre di più verso la richiesta di una parità di condizioni.

Le donne, nel dopoguerra, sono ancora massicciamente impegnate nel lavoro dei campi, anche quando sono censite solo come casalinghe e significativamente presenti anche nelle fabbriche, specialmente nel settore tessile, nel commercio, nei servizi e nella scuola, soprattutto in quella primaria. Anche a parità di mansione e di qualifica, ricevono una retribuzione inferiore rispetto agli uomini. Per sottolineare la presenza delle donne acliste nel mondo del lavoro, nel Congresso nazionale del 1957 si passò significativamente dalla dicitura “Congresso femminile” a “Congresso delle lavoratrici”.

Importanti sono le lotte per la tutela del lavoro femminile degli anni Cinquanta e Sessanta. Una conquista in tal senso è raggiunta con la legge n 903 del 1977 (“Legge Anselmi”), che sancisce la parità retributiva tra uomini e donne, anche se permangono forti impedimenti e discriminazioni nell’avanzamento di carriera.

Particolarmente innovativo e originale fu, negli anni Sessanta, il ruolo delle Acli per la tutela del lavoro e della dignità delle lavoratrici domestiche, che assumono anche la nuova denominazione di collaboratrici familiari, Colf, secondo il neologismo che nasce proprio in ambito aclista, a sanzione dell’acquisita crescita professionale e sociale di questa importante categoria di donne lavoratrici.

Nel 1994, in un contesto sociale e culturale in profonda evoluzione il Coordinamento Donne ACLI realizza la Ricerca R.O.S.A., per affermare il valore e l’importanza del contributo femminile anche all’interno della cultura organizzativa delle ACLI.

Oggi come ieri le donne delle ACLI si battono per essere cittadine a pieno diritto; il loro attuale impegno concerne sia la piena affermazione delle pari opportunità, sia la valorizzazione della differenza di genere. In questi campi si riscontrano, infatti, gravissimi ritardi, come emerge dalla approfondita ricerca curata nel 2018 dal Coordinamento donne delle ACLI Valore Lavoro, che si concentra sulla discriminazione che incontrano le giovani donne nel mondo del lavoro.

Carlo Felice Casula, è Prof emerito di storia contemporanea, Università Roma Tre;
Alberto Scarpitti è responsabile Archivio Storico Acli nazionali
Simone Cittadini, Archivio Storico Acli nazionali

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